Botswana - Zimbabwe

Botswana

Viaggio in Africa Australe
Itinerario: arrivo in aereo a Maun in Botswana e trasferimento in piper nel delta dell'Okavango nel nord-est del paese. Visita del Chobe National Park e della Moremi Game Reserve ed infine trasferimento alle Victoria Falls in Zimbabwe.
Aspetti organizzativi: In Botswana trasferimenti in fuori strada e mancanza assoluta di strutture alberghiere e/o lodge di qualsiasi tipo. Sistemazione in campo tendato mobile con lettini da campo senza barriere protettive. Assenza totale di servizi igienici. In Zimbabwe sistemazione in hotel.
Fotografia: Per avere risultati di tipo semi professionale e/o professionale sono necessarie attrezzature di un certo livello sia perchè gli animali, protagonisti assoluti di questa area geografica, si spostano velocemente, sia perchè spesso non ci si può avvicinare più di tanto per non spaventarli. Nel caso di safari notturni la qualità dell'attrezzatura non basta ma ci vogliono anche notevoli capacità tecniche.
Macchine fotografiche: Sono necessarie camere professionali con grandi velocità di scatto sequenziale. Ciò non significa che non si possano utilizzare macchine fotografiche consumer ma con risultati proporzionali.
Obiettivi fotografici: Esclusivamente zoom e superzoom meglio se di grande luminosità. Utilizzo di obiettivi grandangolari praticamente nullo trattandosi di spazi aperti a meno che non si voglia ottenere qualche effetto particolare.
Accessori: Indispensabile per la macchina fotografica un multibatterie vista la mancanza di prese di corrente o di un adattatore per accendini auto. Sconsigliato l'uso di treppiede per mancanza di spazio sul fuoristrada. Molto utile invece un monopiede. Un comando remoto può sempre essere utile.
Appunti di viaggio: Che dire di questo viaggio da me realizzato nel 2010 una esperienza straordinaria per un amante dell'Africa e della savana. Bisogna avere le giuste motivazioni perchè le sistemazioni sono veramente minimali e molto spartane. La qualità del cibo dipende dalla qualità dell'organizzazione nel mio caso ottima. Le giornate tipo iniziavano all'alba per terminare al tramonto sempre in continuo movimento nella savana per cui alla lunga i disagi della sistemazione si fanno sentire. Un viaggio da fare, senza ombra di dubbio, nella stagione secca in quanto il delta dell'Okavango è una palude a tutti gli effetti per cui il problema delle zanzare relativamente alla malaria è nullo quando non vi sono piogge. Sono necessarie tutte le vaccinazioni e la profilassi antimalarica (io sono andato a settembre e zanzare non ce n'erano per cui avrei anche potuto fare a meno della profilassi). Detto ciò è una esperienza unica in mezzo agli animali nel vero senso della parola. In alcuni momenti si ha la sensazione di essere attore non protagonista di un documentario naturalistico. Può capitare che, mentre ci si fa la doccia (da campo), non molto lontano passi un elefante che ti guarda incuriosito o all'alba uscire dalla tenda ed osservare le giraffe che bevono etc.... Io ho affrontato questo viaggio dopo aver avuto una precedente esperienza di safari in Uganda con strutture logistiche meno spartane e ritengo che la scelta sia stata giusta. Sconsiglierei questo itinerario al viaggiatore che non ha mai fatto una safari nella savana africana a meno che che non abbia motivazioni molto forti o sia già abituato a viaggiare in campi tendati. In definitiva si tratta di un viaggio nella vera Africa selvaggia e probabilmente uno degli ultimi habitat in cui l'uomo è totalmente assente.

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